La festa dei vivi 14, Milano 2023

La festa dei vivi 14, Milano 2023

La Festa dei Vivi (che riflettono sulla morte), 14ª edizione
Un progetto di Lu Cafausu (Emilio Fantin, Luigi Negro, Giancarlo Norese, Cesare Pietroiusti, Luigi Presicce) con la partecipazione di Canedicoda
Bagni Misteriosi, Teatro Franco Parenti, Milano, 21 ottobre 2023

La festa dei vivi (che riflettono sulla morte), celebrata il 2 novembre di ogni anno a partire dal 2010, è un progetto artistico di “Lu Cafausu” (Emilio Fantin, Luigi Negro, Giancarlo Norese, Cesare Pietroiusti, Luigi Presicce): una elaborazione del pensiero della morte come trasformazione, soglia, necessario orizzonte di senso.

Quando abbiamo a che fare con la morte, si tratta sempre della morte degli “altri”: la contemporaneità sembra infatti aver perduto, dietro il sensazionalismo di notizie ogni giorno più catastrofiche, la profonda e intima consapevolezza di un destino ineluttabile e universale che ci rende tutti profondamente simili. Non più solo commemorazione di chi ci ha lasciato o di ciò che abbiamo perduto, la Festa dei Vivi è un’occasione di incontro e dialogo con i morti, la creazione di un territorio comune dove, attraverso la pratica artistica, nuovo significato emerga proprio da ciò che normalmente consideriamo impossibile. La festa dei vivi (che riflettono sulla morte) esplora una forma di coscienza della finitudine che parta dalla vita stessa e che ritorni ad essa, dando spazio al mistero, affermando e valorizzando il reale, e proiettando il nostro essere – che è fatto di vivere e morire – oltre la sfera dell’individuale.

In occasione dell’invito al Festival di Vidas “Incontro”, sul tema viveremorire, Lu Cafausu propone una versione della Festa dei Vivi, pensata per l’occasione e per i suggestivi spazi dei Bagni Misteriosi del Teatro Franco Parenti, ed eccezionalmente spostata a una data antecedente al 2 novembre. L’intento degli artisti di Lu Cafausu è quello di far coesistere dramma e leggerezza, ironia, inquietudine, enigma. Nel caso dell’intervento ai Bagni Misteriosi varie proposte performative interagiranno tra loro e con il pubblico, ruotando intorno – concettualmente, emotivamente e praticamente – a un elemento lieve, inafferrabile, potentissimo: l’acqua.

Ai Bagni ci accompagnano i ricordi e i sentimenti che nascono dal dialogo con i morti, nelle evanescenti ed effimere scritte realizzate con l’acqua, tratte da testi raccolti in una precedente occasione della festa dei vivi in cui, a numerosi amici in ogni parte del mondo, era stato chiesto di sintetizzare, in una frase, il loro rapporto con una persona amata defunta: invocazioni, richieste di aiuto, rievocazioni, recupero di una tenerezza perduta, squarci sull’intimità.

Due voci ci restituiscono frammenti di testi di chi si è lasciata sommergere dalle acque come Virginia Wolf o di chi è scomparso in un naufragio come Percy Bysshe Shelley, o di poeti che parlano della morte e dell’acqua, come Paul Celan e T.S. Eliot e di scrittori come Emil Cioran.

All’interno degli spazi della biblioteca viene presentato un “libro d’artista” che servirà a raccogliere le firme di tutte le persone che condividono la proposta di re-istituire la festività nazionale del 2 novembre, proponendone un nuovo significato e un nuovo nome: una petizione come progetto artistico.

Nella piscina piccola, intanto, avviene la performance Le scimmie di mare, che prende il nome dalle fantastiche famigliole di esseri marini antropomorfi che, secondo delle inserzioni molto diffuse negli anni 60 e 70 (simili a quelle degli occhiali a raggi X che consentivano di vedere attraverso i vestiti), crescevano istantaneamente nell’acquario di casa. L’artista ha acquistato in rete alcune buste di “scimmie di mare” pressoché identiche a quelle di cinquant’anni fa; ha quindi fatto nascere in cattività diverse decine di questi esseri e li ha riversati nella piscina piccola dei Bagni Misteriosi con la speranza che proliferassero e fossero in grado di adattarsi al nuovo habitat. Un uomo, dotato di scafandro, specchio e lampara, compie dei percorsi all’interno della piscina cercando di scoprire se il miracolo è avvenuto.

La Festa dei Vivi ai Bagni Misteriosi del Teatro Franco Parenti è costruita attorno a un manufatto: una tenda fatta di legno e stoffe multicolori, che si richiama a Lu Cafausu, il “luogo immaginario che esiste per davvero”, inspiegabile residuo architettonico di San Cesario di Lecce che da molti anni gli artisti del collettivo hanno eletto a loro casa e simbolo.

Un intervento sonoro viene realizzato per l’occasione da Canedicoda, artista invitato sia a concepire la tenda “cafausica” che ad accompagnare e a scandire i diversi interventi performativi con una musica ispirata da un tema che attraversa tutta la serata, e che è anche un omaggio al luogo che la ospita: l’acqua. Per l’umano, la materia intermedia fra il “fondo” infero e l’esistenza terrena, l’immensità reale che separa il morire dal vivere, o che forse li unisce. Viveremorire.

Piscina piccola
Le scimmie di mare
di Luigi Presicce
(performer Matteo Coluccia)

Sala centrale
Tenda cafausica
installazione collettiva in collaborazione con Adelaide Gnecchi Ruscone
Acqua viva in tre momenti
audio composition di Canedicoda

Sala mosaico
Epigrafi d’acqua
azione di Luigi Negro

Biblioteca
Libro delle firme
proselitismo con libro d’artista di Cesare Pietroiusti

Sale gemelle
La morte per acqua
a cura di Emilio Fantin (con Lorenzo Giovannetti e Aurora Cimino)

Sala zenitale
Frasi
video da La festa dei vivi (che riflettono sulla morte), III, 2012 di Giancarlo Norese

Tutti gli interventi, tranne il video Frasi, sono inediti e concepiti per l’occasione

Incontro
Festival culturale di VIDAS
II edizione, 21-22 ottobre 2023

Si ringraziano: Progetto Materia e Confezioni Grazia